Immagina una serata tiepida, in uno di quegli angoli nascosti della città dove il tempo sembra rallentare, lasciando spazio a conversazioni che si dipanano con la naturalezza di onde che lambiscono la riva.
Io e Nicole, sedute a un tavolino all'aperto, davanti a due bicchieri di spritz che catturano l'ultima luce del tramonto, trasformandola in sfumature d'arancio vivaci come i ricordi che sta per condividere.
Lei inizia, con un sorriso che riflette una passione vivida per la vita e per i viaggi: “New York è stata una rivelazione per me,” le sue parole fluttuano con l'entusiasmo di chi ha scoperto un mondo nuovo inaspettatamente. “Quella città ha un battito, un ritmo che ti convince che tutto, ma proprio tutto, è possibile. L'energia, le persone, le opportunità... è come se New York ti sussurrasse costantemente all'orecchio: 'Osare è vivere'.”
Il suo racconto prosegue, e con ogni parola, è come se potessi vedere i grattacieli che sfidano il cielo, sentire il brusio incessante delle strade che non dormono mai, percepire l'infinito potenziale che si respira tra quelle vie.
“Poi c'è Parigi,” continua, e il tono della sua voce cambia, diventa più soave, riflessivo. “Parigi è il batticuore di ogni svolta importante della mia vita. Camminare per le sue strade è come attraversare un sogno ad occhi aperti, dove ogni angolo racconta una storia, ogni via rivela un segreto. Parigi mi ha insegnato il valore della bellezza, dell'arte di perdersi per ritrovarsi.”
Con ogni parola, riesco a immaginare i boulevard alberati, i caffè affollati di artisti e pensatori, l'architettura che sembra danzare sotto il cielo parigino. È come se, attraverso i suoi occhi, potessi vedere la città della luce in una luce completamente nuova.
Infine, Bali.
“Bali è stato il luogo dove ho imparato che non c'è un momento perfetto per vivere i propri sogni. L'isola mi ha accolta con una serenità che mi ha permesso di confrontarmi con me stessa, di comprendere che ogni esperienza, anche la più breve, è un tuffo nell'ignoto che ci arricchisce, ci trasforma.”
Mentre parla di Bali, il suo viso si illumina, è qualcosa che nascere dal profondo. Posso quasi sentire il suono delle onde, l'aroma del mare che si mescola con quello dei templi e della terra, un luogo dove il tempo si dilata, permettendo momenti di profonda introspezione e crescita personale.
Questo incontro, scandito dal ritmo dolce dei nostri spritz e dalla melodia delle sue esperienze, si rivela un viaggio in sé, un'esplorazione delle città del suo cuore che, attraverso le sue parole, diventano anche un po' le mie. Con ogni storia, con ogni ricordo condiviso, capisco che viaggiare, per lei, è molto più che spostarsi da un luogo all'altro: è un modo di essere, un'espressione dell'anima che cerca, in ogni angolo del mondo, lezioni di vita, bellezza, e soprattutto, possibilità.
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